lunedì 13 giugno 2011

Carmilla

Le abitudini di Carmilla - Una passeggiata
Era solita gettarmi le braccia al collo e attirarmi verso di sè, mormorandomi all'orecchio: "Mia cara, il tuo piccolo cuore è ferito; non giudicarmi crudele perchè obbedisco all'irresistibile legge della mia forza e della mia debolezza. Se il tuo piccolo cuore è ferito, anche il mio sanguina con il tuo. Nell'estasi della mia grande umiliazione, io vivo nella tua calda vita e tu morirai...morirai dolcemente...nella mia vita. Non posso farne a meno; come io mi avvicino a te, così tu, a tua volta, ti accosterai ad altri, e capirai l'estasi di questa crudeltà che è sempre amore; così, per ora, non cercare di sapere più di niente, ma abbi fiducia in me con tutta la tua anima appassionata".
Quando parlava rapita in una simile estasi mi stringeva ancora di più nel suo tremulo abbraccio, e le sue labbra posavano soffici baci sulla mia guancia.

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